Storie sulle Tele

La pericolosità di fare, fare, fare così a caso tanto per

La pericolosità di fare, fare, fare così a caso tanto per

La pericolosità di fare, fare, fare così a caso tanto per….

Ne leggo tante, ma tante
e scrivo perché…. Ora te lo spiego….

Oggi giorno almeno l’80% del lavoro di un’artista consiste nell’essere costantemente presente online, ovunque, altrimenti chi te se fila?! E solo il 20% puoi davvero fare l’artista, creando arte. Quindi mentre maturi, se maturi, come persona devi comunque creare un’altra maschera del “boia come siamo social” sennò non esisti, se non sei online non esisti (si, credice).
Ma veniamo a noi…
Oggi tendiamo a fare la lista degli impegni quotidiani su tutto :
Lavati
Fai colazione
Vai a lavorare
Fai spesa
Vai in palestra
Fai un percorso spirituale
Cena
Stendi i panni
Cazzeggia
Posta tutto sui social, che ti piaccia o meno sennò manco in famiglia si ricordano che sei un parente in vita ecc.
Allora o stai al gioco o cazzi tuoi, insomma.

Ora, non credere che io preferisca una vita virtuale, rispetto allo stare in Irlanda chissà dove a gongolare avvolta da un’energia universale intrisa di magia. Chiarito questo ne leggo tante e tra lo scegliere di non fare la differenza nel suggerire una riflessione e lo scrivere a cuore aperto cosa sento, scelgo la seconda. Sia mai che serve.

E torniamo all’origine, La pericolosità di fare, fare, fare così a caso tanto per….
Nell’elenco sopracitato trovi per caso un intruso??
Te lo sottolineo: fare un percorso spirituale.
Ebbene sì, lo devo scrivere anche io ovunque : Ciao sono Alice, sono un’artista e seguo un percorso spirituale.
Tipo quando vai nei gruppo di alcolisti anonimi….
Mi piace la frase, ci credo nel profondo? Ma per carità, è tutto nominalismo e serve per capirsi
(Ahaha bella questa, come se ci si capisse facilmente….) ma andiamo avanti.
“Fare un percorso spirituale” mi suona strano. Come puoi mettere nella lista una cosa che è parte integrante del vivere? Come dire “ricordati di respirare”…

Non puoi fare un percorso spirituale, si ok lo dobbiamo spiegare, con la Stessa calma con la quale spieghi che il tuo lavoro è essere un’artista.
La spiritualità non la fai esiste già!
Tutto è spirituale, nella sua accezione più grande, anche i social.
Maestri, strumenti, libri, percorsi ecc. Attenti a questo o a quello. Devi necessariamente ascoltare il tuo profondo e decidere con quali colori dipingerai la tua opera, che significa che devi comunque scegliere come vivere la tua vita. Ma non scegli di fare un percorso spirituale perché sei de coccio, quando bastava sbattere le palpebre per trascendere l’ego e la materia (o meglio potresti, ma finché anche solo una parte di te si identifica con qualcosa non ci riesci). Fai un percorso perché sei in vita, se poi nel frattempo ti indaghi pure come un essere senziente, allora lo chiami spirituale, perché molti non sanno manco di essersi incarnati in un pianeta che ha bisogno di ossigeno non inquinato per respirare.

Dove voglio arrivare?! Che è inutile continuare a fare la caccia alle streghe cercando di disilludere te stesso, dal fatto che hai bisogno di cercare la spiritualità. Diffida dalle imitazioni se riesci, altrimenti va bene uguale, ma nella lista giornaliera non dovresti mettere fai un percorso spirituale.
Piuttosto chiediti perché credi che non lo stai già facendo.

Perchè hai bisogno di un Maestro se è già tutto in te? Perché ti fai domande esistenziali se basta seguire le correnti d’aria per deambulare? Perché fai domande ovvie?!? Ma perché se sei tornato qui, in un’epoca in cui l’umanità non è neanche un Popolo e sta distruggendo casa, non credi che ci sia qualche prospettiva scappata alla comprensione?!
Non chiederti a che serve un percorso spirituale.
Chiediti perché non fai di tutto, tutto il tuo meglio per migliorare la tua vita.
Perchè non ti fai domande che stimolano il tuo profondo e ti aiutano ad ampliare la consapevolezza.
Perchè temi che riflettere e valutare, esporsi anche, sia degno di discriminazione.
Non seguire ciecamente nulla, che non risuoni con il tuo profondo.
Ma una bella frase non ti renderà libero dai bisogni, ascenderai quando e se sarà il tuo momento. Per il resto evita seghe mentali ma fatti Ste benedette domande, scegli quelle giuste, che ti rendono attivo, sveglio, curioso, vitale.
E diffida da chi ti vende pozioni miracolose, sonniferi o scetticismo a buon mercato. Ok siamo virtuali, ma un cuore vero che batte c’è e senza lui le mie dita non scriverebbe, non farebbero arte, senza lui non vivrei vite terrestri credendoci. Poi a trascendere tutto questo c’è tempo…

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