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Emozioni

Emozioni

Come preannunciato, l’11 ottobre (2019) a Vicenza porterò il primo incontro esperienziale sul tema delle emozioni.

La prima volta, che mi venne la prepotente ispirazione di fare una giornata esperienziale, nello specifico sulla discendenza del femminile, rimasi a dir poco sconvolta. Insomma ogni volta mi chiedo “ma io??!!” con tutta una serie di inprecazioni o battibecchi (monologhi) che mi partono come colonna sonora, mentre ascolto e creo la scaletta per l’incontro. Diciamolo pure a gran voce, sono sempre in “crescita” e non mi sento “degna o pronta” per potermi mettere su un “palco” e guidare altri sugli arcani della nostra esistenza.

Di fatto però non devo farlo, “Albero & Anima” si sviluppa in modi molto bizzarri e a me in primis sconosciuti, finchè non “va in scena” ed io con gli spettatori rimango travolta e stupita della magia che si crea.

Come sempre ricordo agli altri e a me stessa, che posso sgravarmi dalla responsabilità di dover fare chissà che cosa e come artista mi esprimo semplicemente, ognuno ha il suo personalissimo modo, poi il resto è una benedizione e non una mia responsabilità.

Certo che ci devo mettere attenzione e amore, senza essere autentici si va da poche parti e comunque prima o poi il mondo se ne accorgerebbe (o almeno spero!). Sta di fatto che “guarda caso” tra poco comincia questa seconda avventura e sono così perplessa, che in confronto l’esperienza sulla discendenza del femminile ora mi sembra una passeggiata di salute!

Le emozioni!

Forse non ti rendi conto ma sono un’empatica e come ogni empatico, prima di arrivare a sviluppare un sano rapporto con le emozioni, te ne fai completamente possedere, rapire, distruggere… forse proprio per questo è arrivata questa spinta. La parte più saggia di me, sa che posso essere testimone e umile sostenitrice in questo viaggio, proprio per l’esperienza maturata in anni, in secoli…

Beh, comunque non mi sento meno perplessa! Settembre è passato con tutto il suo carico di richiamo ad un ascolto interno e profondo ed a fasi non ancora superate o trasformate, così tanto e potentemente che “guarda caso” le emozioni sono esplose in me fino a portarmi in uno stato di “fermo immagine”. Ho continuato a fare ciò che dovevo, ho spinto tantissimo fino a esaurire ogni risorsa per portare il focus sul radicamento, sulla mia determinazione a fare l’artista come mestiere e creare il parco simbolico. Ho dovuto fare un passo indientro nel mio intimo ed osservare ogni sfaccettatura di tutte le emozioni che stavano riemergendo, emozioni che fino ad un anno fa potevano trasformarsi in una depressione così pressante da non sopportarla.

Sono sempre qui, tra l’ascolto, la voglia di isolarmi “tanto non serve condividere” ecc. Lascio che ogni frase, pensiero, emozione appunto si manifesti, mi sono quasi svuotata energeticamente ed arresa emotivamente, sulla soglia di un’ antica e ormai ben nota profonda stanchezza… solo chi la conosce sa di cosa si tratta!

Eppure sono qui, tra un film, una frase, un moto interno, la maschera che balla come al carnevale di Rio, perchè crede di aver preso il sopravvento sull’intero cammino, l’osservazione di tutto ciò che internamente mi accade ed il chiedermi in cosa crederò quest’anno? Quali colori si stenderanno sulla mia tela della vita?!…

Tutto così prepotente e sincronico che poi ricordo che non manca molto all’incontro esperienziale sulle emozioni. Così capisco, che non è bastato ascoltare questo richiamo, questa spinta, questa ispirazione, ma tutto il mese prima è stato ed è una preparazione a quell’evento, dove non solo farò da “facilitatrice” per gli altri (c’è da ridere) ma dove io stessa sto vivendo un seminario personalissimo all’interno di questa complessa creatura umana e spirituale.

Cavolo, mai una via semplice, è Alice?!!

Così arriviamo a noi, qui ed ora e sento che nonostante vorrei continuare a tacere, ad essere meno social e rinchiudermi in una casetta nel bosco, devo fare proprio ora qualcosa che non vorrei. Comunicare con l’esterno!

Sì a differenza di molti lo faccio spesso e come sempre non ho la minima fatica o remora nell’esprimere ciò che profondamente sento, ma in questo periodo, come nel passato (fino al 2015 quando è cominciata l’avventura di “Albero & Anima”che mi ha costretta ad espormi) vorrei non dover più mettere tutto questo impegno e costanza. Per gli eremiti è facile e “naturale” fuggire, nacondersi. Allora mi obbligo, oltre allo stare dentro in compagnia di tutte le mie amate e perseveranti ombre, tra momenti di contemplazione o di profondo attrito, mi obbligo a tornare a scriverti qualcosa di più di un post sulle Tele Spirituali.

Questi incontro sono più potenti di quello che io stessa avevo intuito inizialmente, perchè lavorano su di me molto più di quanto mi sarei aspettata. In realtà, almeno con la mente, non ho chiesto di occuparmi di guarigione attraverso l’arte! In realtà non so se sia l’unico canale col quale mi esprimerò in questa vita, ma certamente è l’unico che al momento si è manifestato prepotentemente e che mi guida in avventure, progetti e avvenimenti, nonostante il mio stesso scetticismo.

Quanto sarebbe più facile fare un mestiere chiaro, definito dalla società e senza scopi profondi… la profondità spaventa le persone! Così poco disposte ad aprirsi, a conoscersi, lo so perchè anche io ho avuto paura della mia stessa profondità e ne conosco le conseguenze dei primi approcci. Allora partiamo da qui, dall’essere autentici, nonostante il casino che sentiamo animarci e non giudichiamolo, non cambierà se lo facciamo. Emozioni… miliardi di sfaccettature, poi riassumibili in due soltanto, in due pilastri che condizionano il nostro manifestarci. Ma loro, le emozioni sono il cuore invisibile e titanico di un’energia che qui prende il ritmo dei battiti di un cuore e si espande alle periferie più remote del nostro sistema psico-fisico.

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