Per molto tempo mi sono chiesta “che dispetto mi fossi fatta” nell’essere diventata madre.
Legata da una relazione destinata a terminare e restare incatenata per molti versi al passato e ad un ruolo che non sopportavo.
Non mi sono mai sentita madre e la motivazione che mi ossessiono’ nel diventarlo fu puramente egoica.
Mi sentivo isolata, totalmente incompresa e vivevo nella sofferenza, un figlio mi avrebbe amata dimostrandomelo, restandomi accanto, forse…
Leonardo è una creatura a sé, uno Spirito che ha molto in comune col mio e molto no.
Quindi, tranne i primi anni in simbiosi, le necessità di sopravvivenza emotiva mi spinsero a trovare un distacco, una protezione interna emozionale dovuta da una violenta e repentina separazione. Ma lui restava una creatura a sé, non era “mio” era piuttosto “con me”…
Ed ogni anno passato e che passa mi ritrovo felice, curiosa e sollevata (a dire il vero) nel vedere la creatura meravigliosa che sta mostrandosi.
Questo è solo un suo dono!
Ha un cuore puro!
Io amo i cuori puri, che non significa non conoscano il dolore o i limiti, ma hanno, mantengono nonostante tutto e manifestano una scintilla di calore dolce, un avvolgente tepore che ti trasmette un amore ed un’accoglienza degna di chi si definisce “umano”.
Un cuore puro da speranza, riscalda, stupisce della sua ingenuità avvolte, della sua fragilità e potenza.
Un cuore puro che commuove nel vederlo battere.
A lui e a tutti i cuori puri che possono illuminare i nostri sentieri caotici e estenuanti, che ci rammentano Valori rari, semplici, talvolta dimenticati eppure tangibili, a portata di mano.
A te… se hai il coraggio e l’amore necessari per ritrovare il tuo cuore, ti onoro e ringrazio.