Storie sulle Tele

Anima

Anima
Delle volte il mio sguardo si espande, allontana così tanto da andare più su una prospettiva animica. E per qualche attimo tutto è assolutamente differente e indifferente…ho sempre percepito un senso di smarrimento, vuoto, apertura totale certo, ma quasi di angoscia per la mia identità…
Anima è uno Stato talmente Oltre che chiede di Non Essere più e tutto perde di Senso…questo per l’identità è inammissibile.
Ci sono molti aspetti che nutrono o intimoriscono le varie parti, ma la prospettiva non è più la stessa, non è più quella che conosciamo e ci determina così “bene”…
Osservo una delle mie mani che si muove nello spazio davanti al mio corpo, cercando di sentire che “sono io” eppure i miei occhi la vedono come un oggetto sfuocato e illusorio. So di non essere solo lì in quel momento, in quella mano che si muove lenta e in quegli occhi che credono di vedere qualcosa di reale.
Reale… cos’è poi reale?!…sfioro allora i contorni del braccio e una parte di me è lontana, così espansa da non reagire a nessuno stimolo. Un’altra più umana, più istintuale guarda e ascolta ogni dettaglio: le scosse energetiche di questo movimento, la pelle, i muscoli e poi sento le vene, le ossa. Penetro ogni strato e verifico che anche questo è reale, nonostante Sono Ovunque e Altrove.
Il mio cervello mi suggerisce sensazioni ed emozioni che so di provare in questi gesti, ma il cuore non partecipa più. In queste occasioni riesco a non sentire più il cuore che tanto mi guida e condiziona ed attraverso il quale decodifico l’intera esistenza.
Le emozioni da quella prospettiva animica perdono addirittura di significato. Se penso che tutto in me si basa e orienta sull’intensità emozionale c’è dà perdersi appunto…
Ormai ho familiarizzato molte volte con questo richiamo istintivo ad un’espansione tale e la mente riesce a non entrare nel panico per il timore della sua morte, ma riconosco che non è facile per lei concepire Anima.
Per me è un brevissimo assaggio spontaneo che si muove in espansione, come una scalata gerarchica verso la dissoluzione, finché non ci sono più confini, Famiglie, Orizzonti ai quali aggrapparsi e in un battito d’ali Non Sei Più.
Il senso di smarrimento innescato dalla mente mi riporta però qui e per quanto vorrebbe essere rassicurata non riesco a farlo subito, perché lo sguardo non è ancora riconnesso alla sfera emotiva.
Resto sospesa ad osservare in modo indifferente ogni movimento sia interiore che esteriore ed ancora quella mano che non so più a chi appartiene o perché si stia lentamente muovendo, mi sembra al confine tra il reale e l’irreale.
Accolgo, assaporo e so che non è ancora il tempo comunque per un simile salto. Ogni volta cerco di ricordare tutto quel passato, tutte quelle vite che mi compongono e che generalmente porto prepotentemente con me, come fossero ancore alle quali aggrapparmi, eppure è evidente che in queste occasioni neanche loro sono più importanti, né ricche di significato.
Oscillo quindi tra il Senso e la sua totale assenza…
Anima è troppo per il piccolo ego e decido di scrivere tutto questo affinché non spaventi quegli individui che hanno la rara opportunità di assaporarne l’atmosfera.

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