È capitato anche a me, in più di un’occasione, di osservare che l’esterno tentava di definirmi nuovamente, più di quanto non avessi fatto io….tentava di limitarmi o immettere nel mio atteggiamento barriere, visioni che non mi appartenevano più.
Ho sperimentato l’interessante sensazione di essere una “creatura ammirata” ma, lentamente, un qualcosa da dover controllare, limitare o possedere….come se non avessi una mia volontà. Come se ogni passo compiuto non fosse stato così importante e significativo da farmi davvero cambiare…
Ho sentito che in una sorta di “amore malato e morboso” c’è chi tentava di controllare e decidere ogni mio respiro, perché sotto sotto proiettava un desiderio su di me o ciò che posso rappresentare. Un desiderio tale da condurli a volerti tutta per loro e bloccare le tue ali affinché tu non possa mai volare altrove.
Ma non puoi assolutamente contenere qualcuno che ha scelto di spezzare le proprie catene. Anche se non le ha spezzate tutte, ha fatto una scelta che non lo riporterà così facilmente indietro ed anzi…affatto.
Quando incontri qualcuno che ti ispira, l’unica cosa che puoi avere ed integrare è proprio l’ispirazione, un’idea, una possibilità. Ma sarai costretto presto o tardi ad imitare l’ispiratore e non potrai invece riportare lui ad uno stato di anonimato, perché avrà imparato a cantare la sua melodia.