Mentre viaggio per andare a lavoro osservo il cielo e come spesso accade mi rivela qualcosa, una piccola riflessione, una conferma, una di quelle sensazioni che ti fanno sentire Connesso ed Espanso oltre il tempo e lo spazio….

Spesso dissi al mio Maestro che imparavo più dai suoi silenzi che da mille proseliti….infatti per le mie caratteristiche la Natura mi insegna molto di più di altri strumenti e specchi…

Osservavo le nuvole e mi sono sentita risucchiare dentro, inizialmente attratta, quasi invocata ad entrare e poi espansa in tutto il manto, ovunque… Ed ho ricordato che Tutto il Creato, Tutto il Divino era lì, nella nuvola.

Ogni domanda, chiave, rivelazione, risposta, ogni dualismo, arcano, senso e significato era già lì tra quelle nuvole…e bastava osservare loro per riscoprire o comprendere ed appagare la nostra innata ricerca dell’Altrove…

La Natura la preferisco, per quanto tutto mi sia stato necessario, la preferisco come specchio e Maestro perché ti lascia il tempo di accogliere, cogliere, integrare, trasformare, tradurre, comprendere, ignorare o indagare. Non forza nulla e resta lì a prescindere da te, da come sei, non sei o quanto ci metterai a far pace e spazio con e dentro di te.

Siamo come nuvole, apparentemente semplici, complicatamente unici e differenti o distaccati eppure tutto è già contenuto in noi. Il Senso, le spiegazioni, il Pieno ed il Vuoto. Basterebbe accogliere l’invito alla rivelazione e qualsiasi micro soggetto può divenire lo specchio e Maestro che ti rivelerà il Divino.

Poi lasci andare le nuvole e ti immergi nel tuo quotidiano, ma ormai sai che sono lì senza pretese né grandiosi scopi se non essere parte di un viaggio immortale….poche particelle di acqua vaporizzata che contengono Tutto il Creato