Ma quanto sono complicate?!… Anni di esperienza, vite di esperienze in scontri, lotte, grida, abbracci, empatia, rabbia viscerale, odio, accoglienza, l’ombra dell’amore e molto molto altro… Quanto è complessa ogni relazione?!… E poi ti rammenti che le stesse dinamiche, le stesse tempeste ed albe le vivi anche nella relazione più complessa di tutte in assoluto, quella con te stesso…
Quante volte orientandoci nei giusti confini da stabilire tra noi e l’esterno, per non farci fagocitare dal caos e gli innumerevoli tentativi invece di stabilire una connessione forte e sincera, che vada al di là delle incomprensioni, crediamo di poter giudicare “con me – senza di me” solo perché è più facile sbarazzarci del problema, che affrontarlo pienamente, scendere in lui e comprenderne le origini?!…
Ho imparato a riconoscere una situazione di merda che viene venduta come cioccolato fumante da quelle in cui mi specchio letteralmente e comprendo che mentre nego la complessità altrui, sto di fatto negando la mia. Mi volto altrove per non vedere che non sono diversa …per non vedere che ancora una volta la chiave è il Cuore, la comprensione del tutto e non l’inquisizione.
Tutto l’inferno che ho già attraversato mi ha educata nel difendermi dal vedere lucciole per lanterne, ma anche nell’ascoltare meglio, più profondamente l’immenso passato altrui e la matrice non ancora affrontata e risolta da cui si origina ogni atteggiamento, che sia distruttivo o creativo.
E di nuovo accorre in nostro aiuto un vero e profondo ascolto, una comprensione anch’essa non dettata solo dal nostro passato, ma sostenuta da una visione allargata delle cose, pertanto meno giudicante e più comprensiva….
Corpi di dolore che si scagliano l’uno contro l’altro, al massimo della loro manifestazione distruggendo ogni cosa che incontrano… l’incapacità di comprendere a 360° gli atteggiamenti altrui… momenti di vita nel quotidiano in cui ognuno è preso dalla versione egoistica delle cose… troppi dettagli da valutare nella relazione con noi stessi e gli altri….ed è inevitabile che il caos dimori, che le orecchie non ascoltino più giacché neanche il cuore lo fa…
E in tutto questo mare l’unica bussola è sentire se ne vale la pena o se ci stiamo prostituendo emotivamente per colmare le infinite mancanze. Se ne vale la pena allora nessuno ha mai detto che le relazioni sono facili se prima da entrambi i lati non c’è radicata la ferma volontà di superare sé stessi in meglio. Guarire le nostre profonde ferite e comprendere meglio gli svagellamenti altrui, tanto quanto i nostri. C’è differenza tra il dire “No questo non lo accetto più, perché mi amo e mi rispetto” e il condannare a morte chi come te sta combattendo la propria battaglia e non voleva intenzionalmente distruggere, se non sé stesso.
Quante relazioni abbiamo perso nel tempo per l’incapacità di comprendere?!…