Akasha

Ho cominciato a portare guarigione al mio Cuore e c’ho preso gusto…

Ho cominciato a portare guarigione al mio Cuore e c’ho preso gusto…

Da alcuni anni ho seriamente preso in mano la mia esistenza, il mio bagaglio karmico ed accolto giorno dopo giorno la bambina interiore, che necessitava davvero di essere ascoltata ed accolta.

Ovviamente è stato un Tour de Force che necessariamente ha portato lo specchiarmi con qualsiasi trauma, condizionamento, patto, legame, eggregora and Co. che avevo tanto accuratamente accumulato nei secoli dei secoli e amen….

Sono stata costretta a ripartire da me, da zero, resettando ogni cosa e ti assicuro che la collezione vantava le migliori chicche del putridume genetico-geneslogico-karmico che un Antico Spirito possa mettere insieme e fare trionfare tutto in una vita… Immagina che “Carnevale di Rio”…

Ad ogni modo è successo, ho cominciato ad occuparmi di tutto sto malloppo esistenziale, beh non avevo scelta in effetti stavo morendo di crepacuore….ed un passo dopo l’altro ho cominciato a comprendere, riemergere e trasformare sia l’energia addensata che la mia prospettiva.

Ora, va ribadito che non si “arriva” ad una meta ma si prosegue il proprio sentiero sicuramente respirando un’aria che prima era avvelenata solo da traumi inflitti e subiti, quindi rilassati, niente ansia da prestazione e continuiamo…

Ogni passo conquistato dentro di me ha aperto gradualmente sia il Cuore che la Consapevolezza e quindi la capacità di comprensione dell’esistenza e delle sue manifestazioni… Ad ogni passo conquistato ho cominciato a portare guarigione al mio Cuore e c’ho preso gusto!!

Finché ho iniziato, con immenso sforzo ad abbandonare la visione di “vittima e carnefice” e l’ho sostituita a quella di “azione/reazione e conseguenze interne ed esterne”. Ho abbandonato l’idea di dover essere un qualcosa/qualcuno da curare in eterno ed ho abbracciato l’idea di scoprire chi sarei diventata senza questa identità.

Prima collezionavo Corpo di Dolore perché mi era familiare e mi determinava, poi ho cominciato a collezionare spazi di libertà interiore perché mi permetteva di iniziare a vivere davvero, pienamente e con più soddisfazione, elevandomi a poco a poco Oltre i miei stessi limiti e permettendomi di arrivare fuori con maggior coerenza e soddisfazione.

Due strade: collezionare identità di sofferenza e dolore o collezionare atti di autoguarigione e vedere cosa sarebbe successo poi… Il risultato è che non fuggo più. Mi incazzo ancora ed ancora molto su determinati argomenti, pochi rispetto all’odio viscerale che provavo dall’infanzia verso tutto e tutti, ma Osservo e tento quantomeno di migliorare costantemente. E tutto ciò che arriva fuori e mi ritorna è infatti una conseguenza naturale di tutto questo processo di trasmutazione alchemica.

Mi sono incarnata con la “maschera dell’eremita” ricordando anche fin troppo bene l’infinito caos della vita terrena e lo sfiancante relazionarsi con l’esterno, cieco ed altrettanto messo di merda come me, ed ho portato tutto questo a diventare la possibilità di crescere proprio perché c’è tanto caos e merdicchio, fino a riscoprire anche la Bellezza ed un Senso che va Oltre il Tempo, lo spazio e le identità.

Se mi chiedi se sono solo serena ogni giorno, ti dico: “Col cacchio, mica sono fusa/identificata con l’Uno/Dio…e poi non mi drogo! Ma adesso vale la pena vivere, costruire, riscoprirmi e collezionare atti di guarigione personale!”

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