(comunemente detto lo Scarabeo stercoraro).

Ci sono sporchi lavori ed a qualcuno tocca dare l’esempio…

Come è noto, gli scarabei stercorari sono capaci di trasportare ingenti quantità di cacca, fino a 250 volte il loro peso in una notte. Per farlo hanno bisogno di una forza sconvolgente. Come se un uomo riuscisse a spingere 60.000 kg, più o meno l’equivalente di dieci elefanti africani in piedi l’uno sull’altro. Uno sforzo titanico, necessario per portare il loro pasto in un posto sicuro.

Ebbene ieri al Cerchio di condivisione abbiamo realizzato che io faccio parte di questa specie

Tendenzialmente è facile comprendere la via da seguire, la cosa giusta da fare e se una persona più saggia di noi ce lo spiega, annuiamo realizzando che tutto sommato la risposta al nostro problema è semplice.

Allora perché non la applichiamo?! Se addirittura facciamo il miracolo di capire che ciò che un saggio ci mostra ha senso, perché non lo facciamo nostro?!

Beh per pigrizia, paura e perché tutto sommato siamo ancora alla fase che ci piace avere il problema non risolverlo.

Avete presente quell’amica/o che vi sciorina mille difficoltà ma non appena tu rispondi con una soluzione lei/lui gira lo sguardo altrove, sbuffa ed esordisce con “ehhh però/è..hhhh ma è difficile/sì ma come faccio……”?!?.

Bene alla fine ho concluso, in realtà è stata un’illuminazione che ha avuto mia madre che la differenza tra me che guido il Cerchio e che ho avuto ed ho tutt’ora una vita parabolica all’insegna del cambiamento e loro che ascoltano le perle di saggezza della mia diretta esperienza è che io sono uno scarabeo stercoraro!

Ho sempre preso la mia mole di cacca insaporita dagli aromi ancestrali di altre vite e faticosamente, attingendo alla mia forza sovrumana, l’ho spinta altrove proseguendo il mio cammino.

In pratica siamo tutti partiti da questa base soltanto che alcuni di noi, prima di innescare la metamorfosi in farfalle leggiadre e aggraziate, invece di arrendersi a quella mole di cacca l’hanno spinta Oltre, inizialmente accumulandola e sfoggiandola, proprio come lo scarabeo stercoraro e successivamente cominciando a scioglierla andando oltre “l’ostacolo”.

No davvero, la differenza tra il dire e il fare, ormai lo sappiamo è poggiare il primo passo e poi uno dopo l’altro a prescindere dalla valanga di merda trainata!

Bisogna uscire dall’illusione che un saggio è lì senza prima aver dovuto appallottolare ben bene il proprio fardello.

E la prima soluzione trovata è stata proprio quella di spingere con sé il tutto senza mai fermarsi.

Alcuni eroi tra noi hanno un percorso molto solitario perché il contesto nel quale si evolve è fondamentale, se non si trovano valori di riferimento, coerenza e le basi necessarie per fare diversamente e creare il nuovo (non il già visto e rivisto) allora appallottola la tua cacca e spingila altrove finché non troverai la tua poesia innata, la tua occasione di metamorfosi…..

Quando uno stercoraro danza, fotografa le stelle, seguono la Via Lattea per orientarsi ed anche questo è vero nella vita di questo piccolo amico, così come lo è nella mia…..