Akasha

Sulla “violenza”…

Sulla “violenza”…

La violenza è energia espressa in un determinato modo. È totale mancanza di Presenza e Comprensione e si esprime in base all’evoluzione individuale. Dove dimora disarmonia, caos e separazione dal proprio Sé Superiore, si genera e sprigiona ancora violenza sotto molte forme.

Ancora una volta non vi è nulla da giudicare ma anzi da compiere, in Presenza e con un Cuore così forte da aprirsi nella vibrazione dell’amore e dell’armonizzazione.

La violenza nasce dalla mancanza di scelta nella gestione delle proprie emozioni, quindi dall’assenza di una reale volontà, che almeno per quel lasso di tempo viene sostituita dalla cecità ed incapacità di fare diversamente. Tu non ci sei, sei un burattino nelle mani delle tue stesse emozioni. Eppure la violenza resta una forma di espressione nell’Esistenza…talvolta apparentemente inevitabile laddove ci si trova nel bel mezzo di una battaglia e non vi è altra scelta che agire per difesa… Allora in quel caso è “giustificata” la violenza?…

Ogni Popolo di ogni Dimensione conosce questo aspetto dell’energia manifesta. È una faccia di una stessa medaglia. Che fare pertanto?… Scegliere! Scegliere in che misura si vuole evolvere per manifestare una certa forma e di conseguenza dosare ogni ingrediente dell’energia e dell’energia emozionale e di azione ed espressione per realizzare il giusto composto che vogliamo raggiungere.

La violenza, come le altre espressioni dell’esistenza ha molti volti e si rigenera dal nostro profondo. L’intera realtà è una creazione inconsapevole dell’ego che la manifesta, ma nell’Essenza del Creato, di fatto, non vi è nulla di veramente giusto e veramente sbagliato.

Avere la capacità di comprendere che alcune manifestazioni ci piacciono ed altre no, vi permette di fatto di creare e ricreare voi stessi. Dire “non mi piace la violenza” equivale a dire che non vi piace un aspetto dell’intera Esistenza e che non vi piacete voi, poiché ne siate pienamente capaci e talvolta generatori… Ma valutare che non volete più incarnare una certa manifestazione dell’energia per fare più spazio ad altre forme (più armoniche) è una libera scelta che porta (come per tutte le altre) ad un susseguirsi di conseguenze.

Plasmate voi stessi come farebbe uno scultore. Scegliete quale energia alimentare ed emanare, in ogni sua forma o solo in alcune, comprendete altresì che lo stesso diritto consapevole o meno spetta agli altri. Calibrate voi stessi per ciò che vorreste Essere e non in risposta all’esterno. La vostra evoluzione Resta di fatto in mano Vostra. Apritevi alla possibilità di contemplare quel Tutto che anelate e che vi guida.

Ad un livello elevato di Comprensione non vi è errore, perché non vi è una volontà di fare bene o fare male, vi è un Moto, un Movimento Creatore dal quale si generano costantemente aspetti che ignorate.

Voi vedete un albero, ma ne ignorate le radici e la vita invisibile agli occhi che nutre e genera l’albero stesso. In mancanza di un’indagine sotterranea, profonda, in quell’Altrove non potreste neanche sospettare dell’esistenza di quell’altra vita che si dirama per metri, talvolta chilometri in direzione opposta… che esiste in luoghi che vanno oltre la vostra immaginazione. Non vi è indagine, né riscoperta, in mancanza di immersione nell’ignoto. Così talvolta arriva il momento di fare di più per comprendere di più.

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