Oggi è l’equinozio di primavera ed ho incontrato un’amica, una cara amica, una di quelle che porti nel cuore, nell’anima, senza vincoli, senza aspettative, senza obblighi. Sono quei tipi di relazione che preferisco, ognuno Libero li percorrere il proprio sentiero e ogni tanto incrocia quello dell’altro, senza recriminazioni. Ovviamente come fanno le amiche quando si incontrano ci siamo confrontate su quest’ultimo passaggio dall’inverno, con i suoi colpi di coda di lavoro nelle ombre e l’arrivo di una nuova primavera. Mentre parlavamo è passata un’altra ragazza, una come noi, una di quelle ragazze diverse sia nell’aspetto che nell’energia, una di quelle ragazze che ti trasmettono sensazioni profonde, interessanti, verso la quale provi attrazione di riscoperta e con la quale faresti volentieri due chiacchiere. Loro due si sono salutate ovviamente ed io ho sentito la forte energia di rinascita che tutte e tre portiamo in grembo e che aspetta solo di fiorire. Ed è questo miracolo è questo di cui ti voglio raccontare. Per troppi anni, secoli, nel femminile abbiamo portato un senso di dolore inimmaginabile, vendetta, rabbia, martirio. Ed è proprio questo senso di martirio che sta andando sgretolandosi, dentro di me lo ha fatto un anno fa. Ognuna di noi ha espresso (credo) la frase più potente di tutte: “io voglio stare bene, io merito di stare bene, merito abbondanza, amore, gioia, leggerezza, voglio godermi l’esistenza!!”. Ed è proprio in questo decreto che si compie il miracolo, in questo si compie la magia della resurrezione dove il femminile, o parte di esso ha davvero integrato nel profondo del proprio intimo che si è conclusa un’Era… l’Era del Corpo di Dolore e siamo pronte, almeno alcune di noi, a combattere per quello che meritiamo ma a combattere in visione creatrice in una visione creatrice per difendere quel tanto che basta il nostro diritto alla vita, ad una vita più armoniosa. Ed il Senso del Femminile si reintegra dopo molto, molto tempo e comincia una nuova Era….