Due post prima di questo, ne ho scritto uno dal titolo “Quanto mi costa l’indipendenza” ed il mio compagno mi ha suggerito di scriverne uno all’inverso.

Se mi segui, ormai sai che da diverso tempo scrivo e mi espongo, condivido direttamente il mio Profondo Sentire e la mia esperienza diretta. Per un motivo semplice, anzi due, mostrare che si può essere autentici e sinceri e non c’è nulla da temere nel farlo e perché credo che in un modo o nell’altro possa servire come fonte di riflessione o ispirazione, a prescindere dal fatto che uno sia concorde o meno con ciò che scrivo.

Così sto buttando giù il post “Quanto mi costa la dipendenza” ed è molto sintetica la risposta, mi costa la mia intera consapevolezza!!

Dipendere da qualcosa o qualcuno soprattutto costa la propria libertà, il libero arbitrio diciamo e l’Essere protagonista del proprio cammino, per interpretare il ruolo di coprotagonista (nel migliore dei casi) o addirittura fare solo la comparsa.

Ti costa i tuoi errori dai quali impareresti moltissimo, ti costa la gratifica invece nel fare bene aumentando così fiducia in te stesso e rispetto, coraggio, saggezza indotta dall’esperienza diretta. Ti costa Vivere la tua storia per timore di sbagliare ed essere giudicato o isolato, con l’erronea convinzione che altri farebbero meglio e più saggiamente di te. Ti costa crescere sotto ogni punto di vista e il raggiungere la versione”migliore” di te. Ti costa cantare il tuo canto, credendo di non aver nulla da aggiungere…

Non siamo qui per stare ai margini di un’esistenza quasi incomprensibile, siamo qui perché la co-creiamo. La differenza sta nel ruolo che scegliamo di recitare, ma sappi che finché avrai il tempo di farlo potrai scegliere di interpretare altri ruoli e riscrivere l’intero copione.