Ormai sono circa 15 anni che lavoro su di me come persona e come Spirito. Attraverso percorsi e strumenti che in un determinato momento o ciclo reputo adatti proprio alla mia evoluzione.
E più o meno con i termini, il linguaggio, e la sostanza dei messaggi che scorrono in ambito spirituale ho imparato a familiarizzare. C’è un aspetto però molto spesso ricorrente nell’immaginario collettivo, probabilmente soltanto New Age che reputo deviante, riscontrabile tra coloro che in un modo o nell’altro, più intensamente o superficialmente, si sono approcciati ad un sentiero come il mio.
Per quanto mi riguarda, ormai sono tre anni che siamo totalmente immersi in tutto il pianeta in una guerra spirituale, che in modo discretamente evidente si palesa ogni giorno sul piano materiale. Così come è stato evidente a tutti nel pianeta, che si sono create due correnti: una dominata da potere, sconforto, resa, rassegnazione, rabbia e dolore; l’altra affaticata da tutto questo ma che continua a perseverare, a crescere, mettersi in discussione e ad impegnarsi per ritrovare la bellezza, la speranza, la vitalità finché questi ultimi aspetti non diverranno nuovamente quotidiani.
Nel mezzo ci sono forse troppe persone comprensibilmente sfiancate ma anche ispirate dal fatto che finalmente a livello spirituale sta avvenendo un risveglio, ma che loro credono avverrà attraverso un semplice switch: si sveglieranno una mattina e al posto di tutto questo, di tutta questa fatica, pesantezza, Oscurità e Caos magicamente ritroveranno il canto degli usignoli ed arcobaleni.
Io credo fermamente che queste atmosfere caratterizzano e caratterizzeranno più che l’esterno il nostro interno. Risvegliare la bellezza, la serenità, l’armonia, o gli usignoli prima di tutto è un atto da compiere all’interno di noi stessi, proprio come un’atmosfera, della quale saremo così pervasi da poterla propagare anche all’esterno. Ma in tutto questo vedo che molti si arrendono, si fermano, si siedono ai margini passivamente, aspettando che altri nutrano ancora ed ancora, giorno dopo giorno, la promessa del grande salto evolutivo per tutti noi.
Ovviamente questo non basterebbe e non basta. Siamo tutti chiamati a fare una scelta. Questa non è più l’epoca dell’egoismo, della superficialità, della procrastinazione, ma è proprio questa l’epoca, è proprio questa l’incarnazione che abbiamo voluto, che tutti noi abbiamo chiamato e cocreato per poter tornare nuovamente ad Esserci, ognuno per ciò che sente o perciò che sarà capace.
Ahimè fare un salto evolutivo interiore non basta a trasformare la realtà esterna di tutti gli altri, come potrebbe? Se così fosse basterebbero anche solo 10 persone davvero illuminate sul pianeta e noi tutti cammineremo nell’Eden.
Lavorando a Servizio per gli altri, in una forma o nell’altra a seconda di come la Vita mi mostra di fare, sto riscontrando l’aumento di questo nuovo modo di essere passivi. Poter leggere dei messaggi pieni di ispirazione e di promesse di evoluzione e trasmutazione non basta a compierle. Chi opera per alimentare energie oscure, pesanti e distruttive non si sveglierà una mattina dicendo a tutti “Oh scusate, vi abbiamo stressato abbastanza adesso smettiamo… dai amici come prima”…no, non accadrà mai! Pertanto come loro non si redimeranno per la loro stessa natura, noi non possiamo esimerci dal contrastarla.
Ogni azione e anche pensiero che facciamo oggi determina il futuro che arriverà, ma qui non si tratta solo di noi! Qui non si tratta di resistere, combattere, trasformare e creare nuovamente un’epoca di ricchezza e nutrimento abbastanza duratura da farci terminare la nostra esperienza terrena, no! Qui si tratta di ricostruire per la prima volta dopo secoli e ancora meglio di prima, delle basi solide che tutti speriamo di poter vedere, ma che determineranno il futuro e quindi la storia di chi verrà dopo di noi. Le nostre azioni di oggi sono esattamente l’eredità che lasceremo per i nostri discendenti. Non è una visione egoistica del “voglio stare bene, perciò faccio il minimo indispensabile per tirare l’acqua al mio mulino” questa è una visione morta, è una storia vecchia già vista e rivista e non può funzionare. Qui si tratta di non essere egoisti e di non stringere i denti solo per la necessità contingente, ma di aprire gli occhi ed il cuore a tal punto da voler Esserci e contribuire per un Bene Maggiore e per Maggiore intendo magari non il nostro, ma quello di qualcun altro.
Pensaci, come ti sentiresti alla fine dei tuoi giorni sapendo che sei arrivato in fondo alla tua vita rassegnato? Come ti sentiresti invece se tu arrivassi in fondo, stanco sicuramente, ma senza rimpianti, sapendo che prima di tutto hai trasformato qualcosa dentro di te hai rinnovato la speranza e tutte quelle energie, vibrazioni che dilatano il cuore, che lo rendono più grande e potente che mai? E che hai contribuito o quantomeno hai tentato di farlo, per lasciare qualcosa anche alle generazioni future?
Se il mondo fosse pieno di persone identiche a te, come credi andrebbero le sorti di tutti? Ecco credo che a volte, più che guardare cosa fanno gli altri, basterebbe chiedersi cosa facciamo noi individualmente e che mondo sarebbe se fosse pieno di tanti “me”. Solo così ti specchieresti, ci specchieremo in una realtà scomoda ma più intuitiva. Questi cloni cosa starebbero facendo? Cosa starebbero costruendo? Qualcosa di distruttivo, qualcosa di rassegnato o nuove opportunità per nuove realtà di vita?
Ecco, per me il grande salto evolutivo di cui tanto si parla, il risveglio dell’energia Creatrice di cui siamo portatori, si manifesta attraverso questa presa di consapevolezza. In quale delle tre parti mi pongo? E di conseguenza, qual è il Senso di questa mia incarnazione? Quanti e quali rimpianti potrò avere una volta che si sarà conclusa?…Salta dentro di te e scoprirai cosa ti attende dopo!
